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    da : 1000miglia.it  
    I dettagli della 1000 Miglia 2023
TAPPA 1 – MARTEDÌ 13 GIUGNO 

Dopo la partenza da Viale Venezia e aver accarezzato il Lago di Garda, attraversato Verona, Ferrara, Lugo e Imola, il convoglio concluderà la prima tappa a Cervia-Milano Marittima. 

TAPPA 2 – MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 

La seconda giornata sarà caratterizzata dal passaggio a San Marino, Senigallia, Macerata con sosta pranzo, Fermo e Ascoli Piceno e dalla sfilata finale in via Veneto a Roma. 

TAPPA 3 – GIOVEDÌ 15 GIUGNO 

La terza tappa risalirà dalla Capitale proponendo il pranzo in gara nella spettacolare Siena, proseguirà verso Pistoia, il Passo dell’Abetone, Modena e Reggio Emilia e terminerà a Parma. 

TAPPA 4 – VENERDÌ 16 GIUGNO 

Il quarto giorno, dopo Stradella e Pavia, la Corsa raggiungerà il Piemonte con pranzo ad Alessandria, poi Asti e Vercelli e, via Novara, si dirigerà verso il centro di Milano che ospiterà l’ultima notte di gara

LA STORIA DELLA MILLE MIGLIA
TAPPA 5  – SABATO 17 GIUGNO 

Nella quinta giornata, dopo il saluto a Bergamo, città gemella di Brescia quale Capitale della Cultura 2023, e il transito dalla Franciacorta, Ospitaletto e Gussago, la 1000 Miglia 2023 si concluderà a Brescia in tarda mattinata con un circuito cittadino prima della passerella finale sulla pedana di Viale Venezia e del pranzo di chiusura. 

In serata, l’arrivederci al 2024 con la notte bianca della Freccia Rossa, la 1000 Miglia The Night che concluderà l’intensa settimana.


La corsa venne ideata ed organizzata, come gara di velocità in linea (non a tappe) da quattro amici in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d'Italia, organizzato nel nuovo autodromo di Monza. 
I quattro, che divennero poi noti come i quattro moschettieri della Mille Miglia, sono il conte Aymo Maggi, pilota e finanziatore, il conte Franco Mazzotti, giornalista, pilota, finanziatore e presidente del RACI di Brescia, Renzo Castagneto, l'organizzatore vero e proprio, e Giovanni Canestrini, il decano dei giornalisti italiani nel settore automobilistico. 
Fu scelto un percorso a forma di "otto" da Brescia a Roma e ritorno lungo circa 1600 km, equivalenti a circa 1000 miglia, da cui il nome, suggerito da Franco Mazzotti, di recente ritorno da un viaggio in America. A Mazzotti nel secondo dopoguerra sarà poi intitolato il trofeo "Coppa delle Mille Miglia", attribuito ai vincitori della gara, che venne quindi denominata anche "Coppa Franco Mazzotti". 

La prima edizione partì alle 13 del 26 marzo 1927, con la partecipazione di 77 equipaggi, 2 soli dei quali stranieri (al volante delle piccole Peugeot 5 CV). Di loro 55 portarono a termine la corsa mentre 22 vetture furono costrette al ritiro. Alla fine un equipaggio bresciano composto da Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi a bordo di una bresciana OM 665 "Superba" S torpedo tagliò per primo il traguardo completando il percorso in 21 ore, 4 minuti, 48 secondi e 1/5 alla media di 77,238 km/h. 

Solo dopo l'enorme successo della prima Mille Miglia si decise di ripetere la prova negli anni a venire e l'evento divenne così importante che il tracciato fu modificato per ben tredici volte per far passare la gara anche da altre città.

da sinistra a destra: Aymo Maggi, Franco Mazzotti, Giovanni Canestrini e Renzo Castagneto
L'anno seguente l'equipaggio composto da Giuseppe Campari e Giulio Ramponi ottenne la prima di undici vittorie per l'Alfa Romeo a bordo di una 6C 1500 SS Spider Zagato, infatti tra il 1928 e il 1938, ad eccezione del 1931, la gara fu sempre appannaggio delle vetture Alfa Romeo, che dominarono la scena prima con le agili 6C e poi con le potenti 8C e piloti del calibro di Tazio Nuvolari, Achille Varzi e Clemente Biondetti. 

Il 1938 fu segnato da un grave incidente a Bologna, infatti una Lancia Aprilia uscì di strada, finì sulla folla, uccise dieci spettatori, di cui sette bambini, e ferì altre ventitré persone. In seguito a tale sciagura il capo del governo, Benito Mussolini, decise di non concedere più l'autorizzazione per svolgere gare di velocità su strade pubbliche. 
Dopo la pausa del 1939, nel 1940, a guerra iniziata, si riuscì a organizzare una nuova gara, chiamata ufficialmente Gran Premio di Brescia delle 1000 Miglia, che consisteva in nove giri di un circuito chiuso triangolare che toccava le città di Brescia, Cremona e Mantova in modo da raggiungere la lunghezza di circa 1000 Miglia. 
 

Mille Miglia 2017
Tra il 1941 e il 1946 non fu possibile organizzare la corsa a causa della seconda guerra mondiale 
La corsa poté essere organizzata di nuovo soltanto nel 1947, due anni dopo la fine della guerra; riprese il via alle 14:00 del 21 giugno e si concluse con la vittoria dell'Alfa Romeo 8C 2900 B berlinetta Touring privata dei compressori di Emilio Romano guidata da Clemente Biondetti in 16 ore 16 minuti e 39 secondi, dopo un'aspra battaglia contro la Cisitalia 202 Spyder Mille Miglia di Tazio Nuvolari. 
Questa fu l'ultima vittoria di un'Alfa Romeo alla Mille Miglia, l'anno dopo si aprì la schiera di successi Ferrari continuata fino al 1957 e interrotta solo nel biennio 1954-55 dalle vittorie di Lancia e Mercedes-Benz. Proprio alla Mercedes-Benz 300 SLR #722 di Stirling Moss e Denis Jenkinson appartiene il record assoluto della gara con i 1.592 km percorsi in 10 ore, 7 minuti e 48 secondi a 157,650 km/h di media[3]. Il segreto di questa straordinaria prestazione risiedeva in un rotolo di carta lungo quattro metri e mezzo che Jenkinson usò per dirigere Moss durante la gara e su cui aveva annotato le caratteristiche della strada in base delle ricognizioni del percorso effettuate prima della corsa. 
Nel 1957 una Ferrari 335 S fu coinvolta in un incidente sulla Goitese nei pressi di Guidizzolo (ma nel territorio comunale di Cavriana), in provincia di Mantova, causato dallo scoppio di uno pneumatico, che costò la vita al pilota spagnolo Alfonso de Portago, al navigatore americano Edmund Gurner Nelson, e a nove spettatori, cinque dei quali bambini. A causa dello shock provocato nell'opinione pubblica la corsa venne definitivamente soppressa. A seguito dell'incidente Enzo Ferrari, costruttore della vettura coinvolta nell'incidente, subì un processo che durò alcuni anni e dal quale uscì assolto   - tratto da : Wikipedia 

Dal 1982 viene reintrodotta sotto forma di Mille Miglia storica, raggiungendo nel 2017 705 iscritti


 
dal 2004 è stato innaugurato il museo 
 
Mille Miglia 2017 all Cars, tutti macchine, alle Autos